Nudibranchi, che meraviglia.

Mi è capitato che “qualcuno” mi abbia segnalato la foto di un minuscolo abitante delle più o meno profonde profondità (ebbè) marine.

Non ho potuto fare a meno di voler estendere la meraviglia del vedere una piccola fiamma che nuota nell’acqua a chi mai leggesse le pagine di questo sito. Nessuno, è vero anche questo, ma prima o poi il visitatore capita sempre, è cosa nota a tutti. E se non capita, mbè, non sa cosa si perde.

Ecco la foto:

BvArBo9CEAAxxkMPer noi ignoranti (senza offesa, le cose da vedere e sapere sono troppe, lo siamo di fatto) Wikipedia è un’autentica fonte di conoscenza, un vero tesoro. Difatti sono corso a documentarmi a riguardo, scoprendo in primo luogo che questo stupendo esserino ha pure un nome e, guardanpò, pure una specie. Trattasi di uno dei tanti nudibranchi che popolano i mari di questa terra. E cosa sono i nudibranchi? Riporto pedissequamente:

nudibranchi (Nudibranchia) sono un sottordine di molluschi dell’ordine Opisthobranchia, che comprende più di 7000 specie descritte[1].
La parola nudibranchia viene dal latino nudus (nudo) e della parola greca brankhia (branchia), e significa con le branchie nude.

 

Ho lasciato i link di proposito, qualcuno dovrebbe rimanerne incuriosito. In secondo luogo, questo meraviglioso animaletto non è affatto solo. Esistono, pare, una miriade di altre specie del sottordine di molluschi sopra descritto. Ad esempio

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sono due bellissimi esemplari di Nembrotha kubaryana. Ed altri ancora, come questo

Nudibranch

molto simile alla nostra prima immagine, che però in questo caso trattasi di una Flabellina Iodinea. Ancora, una Cuthona 

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La cosa veramente particolare di questi molluschi è che sono ermafroditi, ma non possono autofecondarsi. Riporto di nuovo da Wikipedia:

La riproduzione avviene per via sessuata interna, tramite copula. Tipicamente depongono le uova in spirali gelatinose o in velature nastriformi, spesso in prossimità o sopra le loro prede alimentari. Lo sviluppo dell’individuo avviene nell’uovo, che lo abbandona in forma larvale, chiamata veliger e dotata di ciglia, che pratica una breve vita planctonica per poi perdere la conchiglia ed iniziare la vita bentonica.

Altre specie di cui ho trovato immagini sono la Bornella Anguilla

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Le Chromodoris Annae (non sembrano forse un paio di minuscole pantofoline?)

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Non vado avanti perché, come è facilmente intuibile, di immagini di altre specie da inserire ne esistono a migliaia, facendo una prima stima approssimativa. Basta fare una semplice ricerca su Google Immagini o sul sito del National Geographic per farsi un’idea.

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