Basket, Mondiale: Usa in finale, Lituania battuta 96-68 – La Gazzetta dello Sport

I baltici reggono due quarti, poi le stelle Nba dlagano. In evidenza le guardie Irving, Thompson, Harden, Curry che segnano 63 punti su 96

Gli Stati Uniti battono la Lituania 96-68 e conquistano la finale Mondiale contro Francia o Serbia, allungano la loro striscia a 42 vittorie consecutive in manifestazioni ufficiali, mantenendo a 33 punti lo scarto medio inflitto agli avversari. Per la prima volta si accende tutto il potenziale offensivo delle guardie Irving, Thompson, Harden e Curry, che segnano 63 punti su 96.
FATICA — Ma anche stavolta, gli Stati Uniti faticano dal primo minuto. Il problema però non sono i centimetri di Motiejunas e Valanciunas: anzi l’impatto di Faried e Davis sotto canestro è buono. Ma difensivamente la prestazione americana è scadente soprattutto sulle guardie. La dea bendata vuole che il secondo fallo di Curry arrivi presto, così coach K mette Klay Thompson. Con la Lituania ancora avanti (10-13), la guardia dei Warriors, con 8 punti nel primo quarto, fa sorpassare gli Usa a dispetto del 6/21 al tiro (21-16) e di un Rose, messo anche al fianco di Irving, che inizia la sua gara con 0/3 e tre perse in 3′. Ma l’altro Coach K, Kazslauslas, non può tenere sempre Valanciunas in campo e Jankunas si gira una caviglia: contro i Lavrinovic l’atletismo americano è davvero eccessivo. Salva tutto Kuzminskas, che parte dalla panchina e produce 12 punti e 7 rimbalzi in 11′.
LITUANIA VIVA — La Lituania , spinta più volte a -8, ha sempre la forza di riaccorciare. Il primo tempo si chiude 43-35, in una gara dal 30% al tiro (33% gli Usa, 31% la Lituania) con due eroi, Thompson (14 all’intervallo) e Kuzminskas, mentre Cousins arriva a un passo dalla rissa con Valanciunas. Come contro la Slovenia, è una altra squadra quella che esce dagli spogliatoi degli Stati Uniti nella ripresa: i titolari hanno molto da farsi perdonare, soprattutto Harden (zero nel primo tempo) e Curry. E’ la difesa che fa la differenza, le palle recuperate di Harden e Irving rompono gli argini della difesa lituana sbilanciata anche sulle triple: è un 12-0 che spacca la partita (53-35) che diventa la solita esibizione.
NULLA DA FARE — Esce così il previsto succo tecnico della partita: gemelli Lavrinovic a parte – ormai troppo poco atletici per questi avversari, soprattutto Ksystof – la Lituania sotto canestro ha retto, ma non può fare nulla contro gli esterni. Harden segna 16 punti nel terzo quarto, Irving e Curry non sono più marcabili appena il ritmo si alza. Così, per la prima volta, gli Stati Uniti mostrano tutta la potenza della loro trazione posteriore, che alla fine fattura 63 punti su 96. La Lituania ormai gioca sul filo del -30, non poteva fare di più. Può, però, come quattro anni fa, vincere il bronzo. Una grande conquista per una squadra che resta sempre al vertice, chiunque ci giochi.
Stati Uniti: Irving 18, Thompson, Harden 16.
Lituania: Kuzminskas, Valanciunas 15, Juskevicius 12

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